Le aziende stanno richiedendo un cambiamento del proprio asset comunicativo? Con quali modalità?
La comunicazione commerciale mira a portare risultati e ciò induce, ora più che mai, a definire una strategia multicanale. Questo significa che a essere premiate sono le aziende che riescono a racchiudere elementi off-line e on-line all’interno di un unico piano coerente e coordinato. Pensiamo per esempio agli eventi che oggi necessitano di una forte componente digitale, da accompagnare alla capacità di attrarre il pubblico e di presentare i nuovi prodotti. L’obiettivo finale, trattandosi di comunicazione d’impresa, è sempre quello della conversione, ma per farlo occorre una visione unitaria che parte dalla Brand Identity per arrivare alla gestione complessiva dell’Adv.
In che modo si è riuscito a comunicare in un periodo di pandemia? Che difficoltà si sono incontrate sui diversi fronti merceologici? Si può essere originali e creare interesse intorno a iniziative differenti dalla nuova consuetudine?
La pandemia ha messo a dura prova tutti quanti, in ogni caso la ricetta giusta contempla innanzitutto la capacità di prevenire determinate situazioni di crisi e di sapere modulare le attività in base alle mutate esigenze del mercato. Non è un caso se Inside è cresciuta del 22% nell’ultimo hanno e ha segnato un +60% da record nei primi 4 mesi del 2021. Questo non vuol dire che non sono esistite e non esistono tutt’ora difficoltà all’interno dei diversi settori merceologici. Alla base di questi risultati c’è una precisa mentalità, vale a dire la predisposizione a essere sempre operativi e vicini ai clienti attraverso specifiche figure professionali interne, contraddistinte da un’elevata preparazione. A questo aspetto si uniscono le capacità di analizzare le necessità e gli obiettivi delle singole aziende, formulare azioni personalizzate e commisurate ai traguardi raggiungibili, con la garanzia del ritorno degli investimenti effettuati dai committenti. Finora, seguendo questi principi, i risultati sono stati straordinari pur in un periodo di contrazione generale del mercato.
In che modo le agenzie possono dialogare con efficacia con gli utenti rispettando i valori e le aspettative dei brand? Quanto è difficile oggi comunicare con dei target sempre più eterogenei, considerando il notevole aumento delle piattaforme social?
Di questi aspetti ho trattato all’interno del mio ultimo libro “Ripartiamo dalla felicità”. I valori, insieme a mission, vision e purpose non sono parole adottate a caso dai vertici delle varie aziende. Dobbiamo sempre avere presente chi siamo, come impresa, in cosa crediamo e dove vogliamo arrivare. Ciò vale su ogni piattaforma in cui è presente un profilo aziendale oltre che in ogni contesto fisico. Se non sono chiari questi capisaldi all’interno di una singola realtà aziendale, non lo saranno mai per i relativi clienti, acquisiti o potenziali. Noi, come Inside, aiutiamo communication manager e imprenditori a far emergere l’essenza e i punti di forza di ogni azienda. Per farlo ci basiamo su un mix di fattori, dove figura sicuramente la creatività, unita alle competenze tecniche e gestionali connesse a un ambito vario e continua evoluzione come quello del Marketing e della Comunicazione. Per questi motivi, al nostro interno, operano 9 divisioni, specializzate in ambiti diversi, ma in grado di collaborare a stretto contatto per arrivare a massimizzare i risultati.